Presentazione

La programmazione puó essere arte e tecnica?
Tecnologia, Coding e Disegno. Coding e tecnologia è un binomio quasi scontato.
E il disegno? Si può disegnare con il coding?
In tecnologia si affronta cos’è il computer, cos’è l’hardware, il software, si parla dei dispositivi di input e di output, la RAM e così via. Si arriva anche all’utilizzo di software CAD, propri del disegno tecnico.
Ma coding, inteso in ambito scolastico, può e deve andare oltre.
I concetti base della programmazione devono essere ricercati anche lì, dove il tradizionale prevale, il tradizionale è l’abilità che si acquisisce con il disegno artistico e tecnico e la manualità della creazione di piccoli oggetti.
Trovo l’insegnamento del disegno, a mano libera o con strumenti quali squadre e compasso, fondamentale per la formazione a tutto tondo della persona: l’ordine e la cura nel disegno, la capacità di vedere le forme attraverso il rigore di assonometrie e prospettive, la capacità di vedere forme bidimensionali che diventano tridimensionali nella costruzione di oggetti, costituiscono un’ottima scuola per acquisire competenze importanti e capacità di osservare il mondo. Il disegno è il primo passo verso la comprensione della realtà. Nel disegno tecnico si seguono sequenze di istruzioni, ogni istruzione ha un suo preciso ordine, le istruzioni non sono ambigue, le istruzioni sono semplici passi, e con un passo alla volta si possono costruire disegni complessi.
In fondo la tecnologia è proprio questo, ci permette di osservare il mondo, di trasformarlo, di immaginare alternative, ci spinge a fare meglio, con meno lavoro, con maggiore efficienza. Il coding è questo, il codice è questo. Un algoritmo è una sequenza finita di passi elementari e non ambigui, il software ben progettato sfrutta le risorse dell’hardware con il minor dispendio di energia possibile, ottimizzando le risorse per la maggior efficienza possibile.
Il disegno, sia tecnico che artistico, e il coding hanno molto in comune, aiutano a preparare una forma mentis che sviluppa, tra le altre, la capacità di risoluzione di problemi, la capacità di ridurre la complessità in passaggi semplici, la capacità di andare dal particolare al generale e viceversa, il rigore sottende entrambe le pratiche.
Rigore che non deve essere inteso come chiusura alla creativitá, anzi, disegno e programmazione hanno in comune anche questo, il vincolo che accende l’ingegno. La capacità di superare limiti e imposizioni, pochi elementi base che permettono di disegnare il mondo, in senso grafico o per mezzo di software, progettarlo e “programmarlo”, entrambe le pratiche ci permettono di vedere più in là del nostro orizzonte.
Non rimane che provare a mettere insieme coding e disegno, non con strumenti CAD, ma con gli strumenti tipici della programmazione.
Niente linguaggi visuali ma uno strumento che permette di imparare per davvero una nuova lingua, per quanto semplice e limitata, come Logo nella versione di LibreOffice.
In particolare LibreLogo permette di stampare il risultato dei propri elaborati su normale formato A4, perfetto per il quadernone di tecnologia. In questo modo diventa possibile confrontare, contaminare, sperimentare, tecniche diverse, sovrapponendole, sostituendole, accostandole. Gli esercizi proposti si possono realizzare anche in modo tradizionale o a tecnica mista per sperimentare nuove possibilità di espressione.
In questo breve viaggio ci renderemo conto che non sempre è possibile dividere i saperi, soprattutto tecnologia e arte raccontano e necessitano conoscenze di altro quali ad esempio: geometria, matematica, scienze, meccanica, fisica, biologia, lettere, storia,…
Si rimette al centro il disegno, perché niente è più efficace di un disegno per rappresentare realtà e fantasia. Niente come il disegno richiede un attento studio che non si ferma solo a forme e colore, ma che va oltre cercando i perché di quelle forme e quel colore. La ricerca e la risposta a questi perché si possono trasformare in singole azioni elementari che in sequenza diventano algoritmi.

Le proposte sono, per l’appunto, semplici proposte, inizi a cui aggiungere complessità o da cui staccarsi completamente per proporre qualcosa di diverso.
I temi proposti si pongono come affiancamento di alcune tematiche trattate nel programma di tecnologia della secondaria di primo grado e in alcuni bienni tecnici o liceali.
Ma il sapere è fluido e non così catalogabile, ci sono progetti che possono impegnare anche in materie quali matematica e geometria o offrire uno sguardo diverso sulla storia dell’arte o, ancora, offrire lo spunto per giochi letterari.
Si parla principalmente della secondaria di primo grado, ma questo non esclude la possibilità di semplificare per l’ultimo anno della primaria o approfondire per il biennio superiore.